Classicissima stranota. Oggi in salita abbiamo deviato a sx subito prima del secondo ponte, dato che da lì la strada era completamente priva di neve. Ravanando un po' nel tratto di bosco fitto, siamo sbucati nel pianoro sotto il pendio principale, da dove abbiamo ripreso la salita classica. Siamo rimasti sempre sul lato sx (salendo) del pendio, battendo spesso traccia su 20 cm. di fresca. Superata una piccola croce, abbiamo cominciato a deviare progressivamente verso dx, fino a raggiungere l'inizio del pendio ripido finale, oggi abbastanza facile da superare, data la grande quantità di neve. Ci siamo fermati immediatamente sotto la vetta, dove iniziano le rocce, dato che stava anche salendo la nebbia. Discesa per la via di salita.

Pochissima neve nuova in zona, pensavamo di più. Da 2000 in su 20 cm, sotto non più di 10. Comunque discesa fantastica, su farina appena un po' pesantina, con fondo duro, dalla cima fino ai 2000, poi crosticina cedevole, comunque ben sciabile. Oggi condizioni sicure, per cui si è potuto scendere rimanendo sempre verso dx (cosa che non succede spesso sul Colbricon), dove i pendii sono stupendi. Unico neo un po' di nebbia in quota e nevischio per tutto il giorno. Arrivati nel pianoro abbiamo seguito la traccia principale che ci ha riportato al ponte citato in precedenza. Un solo cava e metti in discesa nel tratto di bosco fitto, dove c'era solo la neve nuova (50 m).