Oggi abbiamo fatto un bel girotto, un giro ad otto. Siamo saliti sul Cimone dalla Capanna dei Celti non per l’itinerario classico da sud (ma per i primi 10 minuti gli itinerari sono uguali), ma dallo spallone ovest dove siamo arrivati seguendo la pista dismessa che all’inizio costeggia il muraglione e poi esce fuori all’aperto in corrispondenza di una torretta tipo cabina Enel. Da qui lungo il pendio rivolto ad ovest, neve molto ghiacciata per cui rampant (erano le ore 1030). Quando siamo arrivati a costeggiare sulla sinistra il fosso del piaggione (Beppe ha ricordato dove è morto Rossano), l’esp. a sud aveva fatto mollare la neve. Sosta in cima tra l’oscenità edilizia e prima bella discesa traversando a sinistra con esp. sud, tenendo il Piaggione a destra, su neve ben trasformata fino a quota 1620 in località Padule al limitare del bosco. Ripellaggio e risalita per dove eravamo discesi fino al Cimoncino. Discesa traversando a destra, tagliando in alto il Piaggione, lungo l’itinerario della prima salita cioè esp.ovest: il ghiaccio aveva mollato e ci ha estasiato un fantastico firn appenninico. Conclusione con ottima torta nutella e ricotta alla Capanna dei Celti. Itinerario solo consigliabile per lo schifo edilizio della cima. Neve stupenda.

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