Nome: | massimo, ivan , fabrizio, tullio, giovanni, jack, cris e ralph |
Email: | massimocollinimavignola.it |
Commento gita: | Pochi chilometri prima di raggiungere Campiglio (4 Km dopo S. A. di Mavignola), circa 500 metri dopo la pizzeria al Fratè, si trova sulla sx una strada sterrata attualmente ancora tutta innevata che porta prima alle case ristrutturate della loc. Palüac (mt. 1.486) e poi ai bei pascoli di Milegna (mt. 1.637). Con sci ai piedi l'abbiamo seguita per poi attraversare i pascoli mantenendoci sulla sinistra sino a raggiungere alcune baite diroccate. Lì abbiamo preso il sentiero che attraverso un fitto bosco di abeti porta in direzione ovest alla Malga Vachestria (mt 1888). Invece di proseguire lungo la Valle abbiamo puntato a sud-ovest per salire sul crinale che sta appena sopra la Malga, Zücal di Valchestria, e che fa da spartiacque tra la Val di Nambron e la Valchestria. Abbiamo così seguito l'affilata e panoramica cresta spartiacque che scende dal Dos del Fò dapprima con i rampanti e poi con i ramponi ai piedi. Dopo aver superato alcuni saliscendi su neve in molti tratti ghiacciata siamo arrivati sulla nostra prima cima. Breve sosta per poi scendere verso la Valchestria (nord) per un canalino che parte direttamente dalla vetta (35° - 40° gradi) abbassandoci di circa duecento metri. Condizioni di neve ottime. Ripellato abbiamo proseguito verso nord portandoci sullo spartiacque tra la Val Nambron (Busa della Mandra dali Funtani) e la testata di Valchestria in direzione dello spuntone dell'anticima sud della Pala della Falculöta. Aggiratolo sul lato ovest (versante Val Nambron) ci siamo portati sotto il canalino ovest della Pala della Falculöta. Risalitolo con sci sullo zaino e senza ramponi abbiamo raggiunto una forcelletta dalla quale con pochi metri di arrampicata su rocce ghiacciate siamo arrivati sulla nostra seconda cima di giornata. Breve sosta per poi rimettere gli sci e scendere verso nord, lungo un ripido canalino (40°) fra due lame di roccia, per arrivare sempre sul lato della Val Nambron nella parte superiore delle Büsi dala Plata. Ribellato. Per l'ultima volta abbiamo risalito con strette zeta il bel canalone ovest che scende dalla cresta sud del Monte di Nambron (30° - 35°). Una volta in cresta, viste le condizioni ottime della neve, siamo arrivati in cima con gli sci ai piedi. Grandioso il panorama. Tolte le pelli, siamo scesi seguendo le tracce di salita prima lungo il filo di cresta e poi tuffandoci con strette serpentine nel canalone sino giù nella parte bassa delle Büsi dala Plata. Fantastica la sciata su un leggero strato di polvere. Prima di arrivare nel punto in cui il cambio di pendenza si fa più marcato sulla Val Nambron, abbiamo attraversato verso nord in direzione di una dorsale rocciosa per seguirla alla base ed aggirarla verso ovest per scendere superando due ripidi canalini fra cespugli sul fondovalle. Ci siamo mantenuti sulla sinistra orografica priva da valanghe e siamo arrivati in breve tempo alla casina della Valina di Nambron. Seguendo poi grossomodo la traccia del sentiero abbiamo raggiunto tra blocchi di valanga, sassi, alberi e quanto altro la strada per Cornisello. Spingendo un po' siamo arrivati appena oltre il Rifugio di Nambron (chiuso) dove la strada è stata liberata dalla neve. Lì un'automobile è venuta a prenderci per riportarci alle nostre automobili. |