Commento gita: | Partiti con l’idea di fare il Schieferspitz – una classica della zona – siamo giunti alla Fatschnalalm e con grande sorpresa abbiamo visto che la Faltschnaltal si presentava ancora completamente vergine. Voglia di tracciare saltami addosso ... e così abbiamo cambiato meta puntando all’elegante Erenspitz che presentava una bella traccia. In ambiente stupendo, complice anche la fantastica giornata dal cielo blu cobalto, abbiamo superato il primo ripido strappo per affacciarci sui fantastici pendii superiori che presentavano ancora pochissime tracce di precedenti passaggi. Giunti in vista dell’Erensee la traccia aveva purtroppo termine e guardando verso l’elegante vetta ne abbiamo compreso immediatamente il motivo: per montare sulla dorsale NNE della cima occorre rimontare un ripidissimo pendio che data l’esposizione (nord) ed alcuni VUUM sentiti durante la salita non era proprio il caso di andare a stuzzicare. La gita si è dunque fermata poco sopra l’Erensee ma con l’intenzione di riprovarci in primavera con neve più sicura. Per la cronaca: ritornati alla Faltschnalalm abbiamo risalito buona parte della Faltschnaltal fino in vista del Faltschnaljöchl e passando sull’orlo di una piccola scarpata, sotto di noi è partita una slavinetta a lastroni. Non è successo nulla ma la dice lunga sul pericolo presente in zona che mi è sembrato più vicino al marcato che al moderato. --- L’itinerario: dal grande parcheggio poco fuori dall’abitato di Plan si risale la breve pista di destra che porta ad alcuni alberghi. Raggiunte le case si prosegue in piano lungo la strada innevata che risale la valle e poco oltre il paese si seguono le indicazioni per la Faltschnalalm. Lungo un sentiero estivo che risale un rado e sciabilissimo bosco si esce in campo aperto e volgendo a destra si è tosto alla Faltschnalalm. Ancora brevemente verso l’imbocco della Faltschnaltal poi breve discesa al sottostante ponticello che permette di guadagnare il lato opposto della valle. Seguendo indicativamente il tracciato del sentiero n. 7 si guadagna velocemente quota su pendio piuttosto sostenuto punteggiato da rade conifere. Intorno a q. 2050 m si esce sugli stupendi pendii superiori che si risalgono senza percorso obbligato in direzione sud fino a giungere alla depressione che ospita l’Erensee. Dal laghetto si prosegue a sud e per pendio molto ripido si raggiunge la larga dorsale NNE che con pendenza sempre sostenuta porta direttamente in vetta (al termine vi è probabilmente un breve tratto alpinistico, ma dal basso non si capiva bene). --- Discesa: una volta rientrati alla Faltschnalalm conviene scendere direttamente per il rado bosco fino alla stradina di fondovalle (pista di fondo) per rientrare al punto di partenza con veloce scivolata. |