Commento gita: | Purtroppo mancano relazioni su questa bellissima salita di alta difficoltà, ma l'itinerario è evidente già dalla valle. Siamo partiti alle 6, forse era utile partire un'ora prima, si segue sostanzialmente l'itinerario alla Civetta, passando per la forcella della Grava e puntando successivamente ai pendii che portano al passo del Tenente. A quota 2100 circa, appena imboccati gli ampi pendii sotto il passo del Tenente, sulla destra si nota un evidente canale, che si apre sullo zoccolo basale della Civetta Bassa, si sale il canale e si raggiungono i pendii superiori. Salendo i pendii nelle zone più agevoli, si arriva a pendenza crescente (45°-50°) ad una prima spalla di cresta, che si individua già da sotto per la presenza di due evidenti massi. Raggiunti i massi si aggirano sulla sinistra si arriva ad una insellatura e da questa ad un ultimo pendio a pendenza crescente (45°-50° ultimo tratto 55°), si raggiungono le rocce basali dell'ultimo tratto della cresta dove termina la parte sciistica. Noi ci siamo fermati qui, ma la guida Fazzi (che era salita un paio di giorni prima) con cui abbiamo avuto modo di parlare a Pecol, ci ha spiegato che da quel punto si può continuare la cresta, fino ad una cimetta conclusiva ed eventualmente scenderla con gli sci ma assicurati (utile corda e qualche chiodo). |
Commento manto nevoso: | Abbiamo trovato svariati tipi di neve, umida nella parte alta e farinosa nell'ultima parte della pala, nel canale a tratti crosta e farina, nei pendii bassi firn e qualche tratto di neve pesante. La sicurezza dell'itinerario va valutata nel posto ed in base alle temperature della giornata.Per noi è stato relativamente sicuro, l'unica noia era dovuta alla superficie di neve scaldata, che scendeva sulla linea di discesa. Neve generalmente bella e molto divertente-farinosa nell'ultima parte della pala, stando sulla destra, prima di rientrare nel canale. |