Commento gita: | La salita del Rionne solitamente non presenta rilevanti difficoltà,fatta eccezione per il crepaccio che costringe ad una facile arrampicatina di I°-II° sulle rocce della sx orografica.Oggi invece erano presenti alcuni altri crepacci,alcuni in via di formazione ,altri già aperti anche se non larghissimi.Uno in particolare costituisce una difficolà alquanto notevole:è presente circa 15-20 metri al di sotto di quello classico ed obbliga ad una arrampicata alquanto impegnativa,sempre sulla sx orografica, di III°+ su roccia bombata al di sotto di una minigrotta,con microappigli-microappoggi (l'aggravante sul piano psicologico è che una caduta,oltre al salto di alcuni metri,condurrebbe dritto-dritto nel ventre del crepaccio che occhio e croce appare piuttosto profondo e cupo).Dopo le difficoltà alpinistiche,al bivio abbiamo seguito il ramo sx (ramo dx orografico) della Y,per poi lasciarlo dopo breve,per seguire la stupenda variante che conduce direttamente in vetta.Prima discesa a Nord verso la Comba ovest del Prena ancora ottimamente innevata,fino ai salti di roccia sopra il V. di Fossaceca,quotati 2041.Fortuito incontro con 3 Cavalieri della Polvere saliti dalla Fonte del Peschio (Silvio,Nicola e Fabio).Risalita all'Infornace e discesa finale nel Rionne ramo sx orografico,con alcuni crepacci che obbligano a qualche accorgimento o al salto in velocità sci ai piedi.
Il doppio crepaccio problematico,in discesa lo abbiamo evitato per un sentierino della dx orografica. |