Gita serale. Dopo lavoro per chi lavora, alle 16.30 ci avviamo verso i luoghi che ci videro protagonisti nei ruggenti anni 80.. Dal passo ci si alza dietro al rifugio e si traversa verso nord fino ad intersecare l'evidente canale che scende dalla forcella tra le due cime del monte; il canale è svalangato, ma la temperatura mite mantiene le rigole abbastanza tenere da salire senza ramponi per la linea di massima pendenza. A metà salita assistiamo ad un distacco di una piccola porzione di cornice dai pendìi di sx, che ci mette le ali ai piedi... Dalla forcella puntiamo alla cima nord, la principale, che offre un panorama di prim'ordine sotto un tramonto senza una nuvola.... Scesi sci ai piedi dalla cima , su pendìo esposto e ripido. A metà discesa perdo la macchina fotografica, risaliamo a cercarla invano e miracolosamente Stefano la ritrova 200 metri più in basso nei grumi di valanga... Quando tutto va per il verso giusto ci si fanno delle domande esistenziali.... :-)

Come direbbe Giovanni: Neve bianca, da aggredire. Il pericolo in questi giiorni qui in dolomiti meridionali è rappresentato in gran parte dalle enormi cornici e masse di neve in bilico sulle pareti laterali dei canali.