Commento gita: | Ecco qualche nota sparsa sulla gita di fine stagione dove ho conosciuto gli ormai mitici (del forum OtT) Viktor e Dina. Voleva essere un miniraduno ma all'appello delle 5:30 oltre a me c'è solo Arno, altri forse scoraggiati dal gran caldo. Invece la gita risulterà molto godibile sia per ambiente che per la simpatica compagnia ampliata nella seconda parte da Ettore e Fabrizio. Un grazie a Viktor che ha organizzato il tutto e che con la sua formidabile conoscenza del territorio dà totale tranquillità scegliendo i tratti più praticabili nonstante la neve cominci a scarseggiare.
Alla partenza ero un po' preoccupato per la mia inferiorità atletica. Scopro subito che ... avevo ragione. Se come me avete solo 2 polmoni rassegnatevi a vedere il sorriso di Dina solo in vetta, perchè per quanto io sbuffi come un mantice non riesco che a vederne lo zaino da più o meno distante. Viktor poi è subito un puntolino che si perde in alto nella Val de Mesdì, salvo poi che bontà sua ogni tanto si ferma pazientemente ad attendere i poveri mortali. Anche Arno è una locomotiva, insomma per tutta la salita mi rassegno a fare da fanalino di coda, e per giunta perdo tempo a far foto e rimirare pareti e canali. Per farmi perdonare in vetta estraggo dallo zaino una bottiglia che doveva essere condivisa con un folto gruppo di OverToppisti. Ma non c'è problema, sianmo pochi ma per niente astemi, e lo spumante evapora rapidamente ai 3150 del Piz Boè. La giornata è splendida, ci attardiamo a lungo a guardare il panorama, fotografare e chiacchierare, insieme ai simpatici (e simpatizzanti di OtT) Ettore e Fabrizio che col loro bel accento emiliano ci hanno raggiunti.
Quando si scende io mi aspettavo che tutti sciassimo, ma scopro che Arno e soprattutto Viktor fanno uno sport diverso dal mio, è gente nata con gli sci ai piedi!! Vabbè, anche in discesa, farò da retroguardia, nel canalino io derapo dove loro slalomavano allegramente tra rocce e le funi semiaffioranti del sentiero attrezzato...
Viktor si muove come fosse nel salotto di casa e lasciando a dx il rif.Boè infiliamo una valle che porta alla conca a 2700 da dove ripelliamo e sempre sulle sue tracce zigzaghiamo tra vallette e dossi rocciosi fino al Sas de Mesdì. Altra lunga sosta a lucertolarci al sole, siamo a 3000 ma si sta in t-shirt, che giornata! Verso le 12 ripartiamo, la neve è bella da sciare e per la val de Tita ci tuffiamo verso il turchese lago del rif.Cavazza, frequentato ormai da molti camminatori. Quello che Viktor chiama sommerfirn, specie nei canalini io lo chiamerei stonerfirn, per la quantita di sassi piovuti dalle pareti. In particolare la val Setus dev'essere di chiare origini romane a giudicare dal fondo lastricato di ciotoli, con somma goduria delle nostre solette. La sciata è lo stesso piacevole, basta abituarsi a quel rumore di solette e sassi che per uno sciatore rappresenta una specie di terrore atavico. In realtà i danni sono limitati perche i sassi sono superficiali e affondano nella neve estiva.
All'arrivo dal bagagliaio emiliano spuntano altre 2 bottiglie di un non precisato ma lo stesso apprezzato bianco, che nonostante il calo di quota evapora altrettanto rapidamente... suppongo le bottiglie avessero delle perdite!
Poi tutti e 6 ci caliamo in un locale dove tra birre e portate varie chiacchieriamo e scherziamo, Viktor insidia la cameriera con Dina che lo minaccia di lasciarlo senza cena mentre Arno si diverte a provocarli nel suo leggero e originale accento tirol-milanese... allegramente arriva metà pomeriggio e ci dobbiamo salutare, quasi tutti abbiamo molta macchina da fare.
Un grazie per la piacevole compagnia a Viktor, Dina, Arno, Ettore, Fabrizio. E buona montagna a tutti.
PS: un ulteriore saluto al gruppo dei Logorai di TV coi quali ho condiviso gran parte di questa fantastica stagione di decine di uscite (e varie migliaia di foto ... mi toccherà ampliare l'hard disk!)
Passo e chiudo (fino alla prossima neve...)
Dario
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