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Oggi è venerdí 03 maggio 2024

Sella del Pissadù, 2908 m

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Alto Adige Data:19/05/2007
Nome:Cesare, Dario Email:ct78at symbollibero.it
Nome gita:Sella del Pissadù, 2908 m Partenza da:Spiazzo di partenza per la ferrata Tridentina (pochi tornanti sotto il Passo Gardena)
Quota partenza:1956 Dislivello:1100
Esposiz. salita:Nord-Est Esposiz. discesa:Nord-Est
Difficoltà:Sci-alpinista ottimo Manto nevoso:Consigliabile
Tipo di neve:Trasformata Valutazione gita:Stupendo
Bibliografia:OTT Valle partenza:Passo Gardena
Commento gita:
Saliti sci in spalla per la Val Setus, a metà canale svoltati a sx per ferrata (tratti ghiacciati, obbligatori i ramponi), proseguito per il rifugio Cavazza e poi risaliti sul vallone pissadù (a fine vallone salire a sx). Grandioso panorama dalla sommità. Discesa effettuata ad ore pomeridiane però la neve teneva. Faticoso per il caldo il rientro dal rifugio all'imbocco del canale della val Setus. Note di discesa: la discesa dal vallone non presenta grosse difficoltà, a parte il ripido e stretto ma per fortuna breve muretto iniziale. Anche la discesa del Setus ha questa caratteristica, incassato, ripido e stretto all'inizio (per un centinaio di metri di sviluppo) poi più largo e sciabile con continuità. Caschetto consigliabile. Prima volta personale in Sella con record annesso: superato per la prima volta il muro dei 1000 metri di dislivello. Un grazie a Dario per la compagnia, l'esperienza e la pazienza.
Commento manto nevoso:
La neve, complice le temperature favorevoli, si è ben assestata. Qualche zona ventata ancora da trasformarsi all'inizio del vallone. Splendida neve trasformata dopo, di quelle color marroncino che al passaggio dello sciatore gli lasciano in regalo le tracce evidenziate in bianco. Tanto bella da meritare una divagazione con risalita di un breve tratto vicino ai ghiaioni e pennellamento di una decina di curve extra. Nel Setus, un po' devastata la parte iniziale con presenza di numerosi passaggi e tanti sassi, parte centrale decisamente migliore, trasformata e serpentineggiabile con gusto. Parte finale su lingue di neve, con qualche togli e metti, sempre surfabile con arrivo a pochi metri dal parcheggio, vicino a un bel laghetto con prati verdi.


 
 


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