Commento gita: | Prendendo spunto da quanto inserito in questo archivio circa un anno fa (vedi: http://www.thetop.it/index.php?page=view_abs&n_abs=2965&visto=yes, grazie Vittorio!) abbiamo ripercorso una parte di questa gita fino a raggiungere il punto quotato 2666 m, immediatamente a sud del Grantspitz. Questo l’itinerario: dall’alpeggio Fane-Alm si risalgono liberamente gli aperti pendii in direzione ovest fino a toccare una nuova strada forestale che permette di raggiungere agevolmente la località Mottaun (ruderi quota 2019 m sulla carta 1:25.000). Qui si abbandona il fondovalle per risalire il ripido pendio alla propria destra, puntando al soprastante sentiero estivo diretto a malga Aschila-Alm. Il sentiero in questione è chiaramente visibile dal basso perché provvisto di balaustra di legno. Sempre sci ai piedi si segue agevolmente il sentiero fino ad immettersi in un vallone sospeso non molto intuibile dal basso. Per bei pendii si guadagna ora facilmente quota in direzione ovest fino ad uscire alla solitaria malga Aschila-Alm. Da qui ha inizio una bella valletta (Obergrat sulla carta 1:25.000) che con regolare percorso permette di raggiungere senza difficoltà lo spartiacque con la valle Isarco. Volgendo ora a sud si è in breve alla q. 2666 m, ovvero l’elevazione più settentrionale del Dreihornspitz. Stranamente, nonostante la bella giornata, non c’era quasi nessuno in giro, né si sono visti altri scialpinisti oltre a noi. Escursione effettuata in compagnia dell’amico Andrea Schmidt. |
Commento manto nevoso: | Poca neve ma inaspettatamente buona: il vento dei giorni scorsi ha spazzato con violenza tutti i pendii lasciando nelle conche e negli avvallamenti neve durissima, quasi marmorea. Ne è risultata una bella sciata su neve quasi sempre portante. La stradina che sale al parcheggio di malga Fane-Alm presenta diversi tratti di ghiaccio vivo. Noi abbiamo lasciato l’auto intorno a q. 1500 m in località Gfell. Da qui in avanti, salvo alcune brevi interruzioni, si riesce a salire e scendere sci ai piedi. |