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Oggi è venerdí 26 aprile 2024

Creper Vac 2817 m (anello)

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Trentino Data:09/02/2008
Nome:Sandra, Andrea C., Andrea S., Luca, Massimo, Valentino e Paolo Email:paolo.chitiat symbolalice.it
Nome gita:Creper Vac 2817 m (anello) Partenza da:Parcheggio al termine della carrozzabile (località Dispensa)
Quota partenza:1150 Dislivello:1670
Esposiz. salita:Sud Esposiz. discesa:Nord-Est
Difficoltà:Sci-alpinista buono Manto nevoso:Consigliabile
Tipo di neve:Farinosa Valutazione gita:Stupendo
Bibliografia: Valle partenza:Giudicarie --> Breguzzo
Commento gita:
Itinerario che si svolge in magnifico ambiente con un percorso che non finisce mai di stupire. I punti di maggior interesse sono il ripido canale che sale al passo delle Marmotte, l’aereo finale alpinistico ed infine la fantastica discesa attraverso la val Canevac: sicuramente una delle gite più belle degli ultimi anni! Dal parcheggio al termine della carrozzabile in località Dispensa si percorre a ritroso la strada per qualche centinaio di metri fino a trovare le indicazioni per malga d’Arnò. Da qui si segue la strada che risale l’omonima valle fino a giungere sui vasti prati che precedono la malga. Poco prima di raggiungerla si devia a sinistra e sempre per strada forestale si prosegue verso ONO fino al termine del bosco. Si inizia ora a salire tra rade conifere e cespugli di ontani il ripido pendio alla propria destra (Alpe d’Arnò) transitando sotto cima Agosta. Cercando i passaggi migliori si guadagano un po’ laboriosamente i vasti pendii superiori. In campo aperto si continua senza percorso obbligato in direzione NO finché, verso q. 2400 m, si notano due canali che solcano la bastionata rocciosa che collega il Creper Vac a cima Agosta. Si sale con qualche inversione verso l’imbocco del canale di destra che solo in ultimo si rivela essere meno ostico e più largo di quanto si sarebbe potuto pensare dal basso. Lo si risale sci ai piedi (se in buone condizioni) fino ad affacciarsi sul lato di val Trìvena (Passo delle Marmotte, 2528 m). Senza perdere quota si svolta a sinistra e per facili pendii si punta alla ben visibile cima. Con ultimo tratto un po’ ripido si giunge sci ai piedi alla cresta SE, a poche decine di metri dal punto culminante. Lasciati gli sci si prosegue a piedi e superato un breve tratto di roccette alquanto esposte si è presto in vetta. Discesa: tornati con prudenza agli sci si scende per aperti pendii in direzione ENE e con entusiasmante sciata si inizia la bellissima discesa attraverso la val Canevac. Si resta sul lato sinistro del vallone e con percorso abbastanza logico si transita sotto il corno del Fus. Intorno a q. 1850 m si intuisce la possibilità di scendere facilmente sul fondo del vallone obliquando verso destra. Da qui in avanti non resta che seguire il facile fondovalle che sbocca in val Trìvena nei pressi dell’omonimo rifugio (rifugio peraltro già visibile durante buona parte della discesa). Da qui si rientra velocemente al punto di partenza seguendo la stradina di neve battuta.
Commento manto nevoso:
Nei primi 300 m di discesa neve tutta da interpretare ma in prevalenza piuttosto crostosetta e traditrice. In seguito lunghi tratti di ottima neve polverosa fino al rifugio. Da qui in giù stradina di neve battuta dai numerosi passaggi. Il canale che sale al passo delle Marmotte è attualmente fattibile sci ai piedi (utili i coltelli). Innevamento piuttosto consistente lungo tutto il percorso.


 
 


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