Itinerario stupendo (tra i più belli che ho mai fatto). Si parte sci ai piedi fin dalla macchina, la prima parte fino al Treviso è la meno interessante, poi all'uscita del bosco quando gli spazi si allargano, l'ambiente diventa bellissimo. Fino a passo Canali molte tracce di discesa (classica traversata da S. Martino) ma praticamente nessuna in salita. Dal passo (conviene uscire sulla depressione di cresta più a sx del passo vero e proprio), si punta in dir sud-ovest dapprima sulla cresta e poi su un ripido pendio con rocce affioranti (abbiamo tolto gli sci per superare un breve tratto non perfettamente assestato) fino a guadagnare il tratto mediano da fare tranquillamente sci ai piedi (in alternativa è possibile scendere una cinquantina di metri e aggirare la fascia rocciosa). Gli ultimi 150 metri si affrontano sci in spalla (utili piccozza e ramponi) sfruttando, in successione un paio di canalini in prossimità della cresta est. Dalla cima (panorama mozzafiato) si scende in dir sud ovest, si risale una piccola pala cercando il posto migliore per aggirarla e ridiscendere all'imbocco del Vallon della Manstorna. I primi mt sulla dx di un piccolo gendarme sono un po' ripidi ma facilmente evitabili scendendo a sx (manca neve); da qui in poi le pendenze non superano mai i 40° e il vallone sembra fatto apposta per una sciata strepitosa, rigudagnata la val Canali si segue l'it. di salita.

Con queste temperature (-9 in partenza), la neve è perfetta: dura in salita (fino al passo) e firn in discesa. Data l'esposizione il vallone prende sole solo per qualche ora alla mattina presto perciò molla davvero poco. A parte un breve tratto molto lavorato dal vento (sastrugi fastidiosi) per il resto è letteralmente fantastico. Pericolo slavine in discesa praticamente inesistente, attenzione va prestata solamente nella prima parte della salita da passo Canali alla Manstorna. Grazie a Grabriele che ci ha proposto questa perla davvero meravigliosa