Commento gita: | Da Fonte di Nunzio ci si incammina in direzione ESE lungo una carrareccia. Tralasciato il segnavia n. 13 che si alza sul versante di sinistra, si prosegue in campo aperto ed in seguito tra radi faggi restando sempre sul fondo dell’ampio vallone. In moderata salita, cercando di sfruttare il più possibile i corridoi liberi da invadente vegetazione, si giunge ben presto all’inizio di un ripido canalino. Direttamente per esso o forse più agevolmente per il pendio di cespugli e roccette alla sua destra si supera sci in spalla il breve risalto guadagnando così il margine inferiore dell’immenso catino detto Fondo di Maiella (località Stazzo). Lo si risale interamente su pendenze via via crescenti, fino a giungere alla Forchetta di Maiella e sul larghissimo crestone superiore (utili i ramponi se la parte finale del pendio dovesse essere di neve molto dura o ghiacciata). Volgendo ora a sud si scavalca o aggira sul lato est la q. 2440 m (piccola croce lignea) proseguendo successivamente lungo l’immensa dorsale fino a giungere con percorso del tutto elementare alla quota 2487 m. Propongo per questa elevazione il toponimo “Cima di Femmina Morta” visto che si trova proprio sopra il Fondo di Femmina Morta. Ultima di quattro bellissime oltreché indimenticabili giornate trascorse in compagnia di molti forumisti di questo sito. Per la cronaca: durante la salita incrociato il solitario Valerio di rientro dal rifugio Pelino (vedi inserimento poco sotto). |