Commento gita: | In questo periodo di bufera e vento ci si accontenta di ciò che passa il convento ... e così non abbiamo trovato niente di meglio di questa poco conosciuta cima. L’itinerario a dire il vero è un po’ noiosetto, però migliora decisamente nel finale e la cima sa offrire un panorama veramente inaspettato perché verso nord e verso ovest nulla ostacola la veduta per decine e decine di chilometri. --- Questo l’itinerario: Dal ponte sul rio delle Seghe, poco a valle del Bait dal Manz (limitata possibiltà di posteggio prima o dopo il ponte) si risale il prato alla destra del rio e superato in altezza lo stesso Bait dal Manz si riprende la strada che si segue fino ad uno slargo con cataste di legna (fin qui eventualmente anche in auto). Ignorata la forestale di destra si prosegue diritti, risalendo la valle della Madonna fino ad uscire - dopo tratto abbastanza lungo e monotono - sui vasti prati della malga Buse del Sasso. Dalla malga la forestale prosegue in falsopiano verso NE e con ampio giro porta su una larghissima dorsale priva di vegetazione detta Prati delle Fior. Volgendo ora a SE si segue la dorsale tra rade conifere fino a giungere alla base della cresta NO della q. 2302 m. Traversando a sinistra senza perdere quota (attenzione con neve instabile) ci si immette nella parte superiore della Busa Scura, ormai in vista della selletta q. 2211 m compresa tra il Cimon del Tres e la q. 2302 m. Con finale abbastanza erto si raggiunge tale selletta con qualche inversione (pericolo con neve instabile) da dove senza particolari difficoltà, seguendo la dorsale, si raggiunge la vetta del Cimon del Tres o in alternativa quella della poco più alta q. 2302 m. --- La discesa si effettua lungo il medesimo itinerario con diverse divertenti possibilità (innevamento permettendo) di tagliare la lunga forestale seguita all’andata. |
Commento manto nevoso: | Innevamento decisamente scarso, consiglio di evitare questo settore del Lagorai fino alla prossima consistente nevicata. Nella parte bassa dell’itinerario non è assolutamente possibile lasciare la strada forestale per via dello spessore troppo esiguo del manto nevoso. Anche in alto comunque la situazione non è molto migliore e si ha continuamente il timore di toccare qualche sasso: ci sono al massimo 25-30 cm di neve farinosa senza fondo. Alla fine abbiamo lasciato gli sci qualche metro sotto la selletta q. 2211 m preferendo percorre a piedi gli ultimi 100 m di dislivello anche se con sci da battaglia sarebbe stato possibile scendere dalla cima sci ai piedi. --- Il è attualmente limitato a qualche accumulo sotto la selletta q. 2211 m, peraltro ben visibile ed evitabile. |