Alle 6,00 puntuali come le rondini a S.Benedetto ci vediamo al casello di V.lle del Salto convinti di poter salire il Velino...... Il ns uomo del monte (Angelo) dopo aver annusato l'aria e fissato immobile x 3 secondi la vetta (ammantata da leggera foschia) ci comunica che oggi non è il caso di osare tanto, rimandando la temeraria sfida con l'Alpe a quando non ci sarà più neve. Sopraffatti dal sonno lo assecondiamo, rientriamo in macchina e in stato di trance ci dirigiamo nell'unico posto dove con solo 650 mt di salita poi se ne scendono 900: IL VIGLIO. Con calma dalla Serra di S. Antonio saliamo, comincia a nevicare prima timidamente e poi copiosamente, tanto che decidiamo di rallentare il passo sperando che mentre raggiungiamo la vetta si accumulino una 40ina di cm di polvere, poi però riflettendo bene ci convinciamo a correre x evitare che tanta neve riporti il rischio valanghe a scala 5, e così scavalchiamo Piana, Cantari e Gendarme in 8 minuti, finalmente in vetta facciamo incetta delle sostanze dopanti che ci ridanno il giusto sorriso x la foto di vetta e su firn fantastico ci tuffiamo a casaccio nella sottostante e ripida Val Fura, su scariche di valanghe ormai compattate e poi nel bosco portiamo i ns. sci fino a quota 1450, il tutto su neve veramente goduriosa.

Ben assestato, è ormai venuto giù l'inverosimile!!