Commento gita: | Itinerario un po’ deludente dal punto di vista sciistico in quanto si svolge in massima parte lungo una stradina forestale; assolutamente consigliabile invece dal punto di vista paesaggistico, con uno stupendo panorama su un’infinità di crode dolomitiche. --- Accesso stradale: da S. Vigilio di Marebbe si segue brevemente la strada per il passo Furcia e giunti alla stazione a valle della telecabina “Miara” si svolta a destra per risalire la stradina che corre parallela alla pista. Dopo circa 500 m si trova sulla destra il bivio per le frazioni di Pinei e Torpei ove si lascia l’automezzo (limitata possibilità di parcheggio). --- L’itinerario: si segue brevemente (ca. 250 m a piedi) la stradina per Pinei e giunti in vista delle prime case si risalgono i soprastanti prati in direzione est. Lasciata alla propria destra la frazione Torpei si prosegue attraverso il rado bosco fino a trovare una stradina forestale che si segue verso destra. In breve si giunge al quadrivio q. 1478 m ove ci si immette su una forestale più larga proveniente da sinistra. Si continua in salita verso destra ignorando il ramo di forestale che prosegue in piano. Senza possibilità di errore si prosegue lungamente per la stradina che lentamente avvicina l’imbocco della val Fojedöra. Risalita con percorso del tutto elementare tutta l’incassata valletta si giunge al valico di Somamunt, in vista degli ampi spazi dell’alpe dei Colli Alti. Dal valico si risale direttamente il pendio alla propria destra (sud) che senza particolari difficoltà (necessaria comunque neve assestata) porta direttamente al vasto altipiano sommitale della Paracia di Levante. --- Discesa: ritornati al quadrivio q. 1478 m toccato durante la salita, si prosegue lungo la forestale principale e con veloce scivolata si raggiunge la pista “Miara” che si discende per ca. 1 km fino a rientrare al punto di partenza. |
Commento manto nevoso: | C’è poca neve ma con un po’ di attenzione si riescono a portare a casa le solette senza particolari danni. Fino al valico di Somamunt non ci sono problemi in quanto si è sempre su una stradina ben innevata, mentre la rampa che dal passo porta alla vetta è molto spelacchiata. Comunque, scegliendo opportunamente il percorso, si sale e si scende sci ai piedi. Utili ma non indispensabili i coltelli in questa parte finale. Paradossalmente, nonostante l’esposizione a sud, risultano meglio innevati i pendii della punta Tre Dita, meta forse più consigliabile allo stato attuale. minimo. |