Commento gita: | Partiti da Capo Pezza (Mt. 1.128) abbiamo risalito il sentiero n.ro 1 spalleggiando gli attrezzi del mestiere fino a quota 1.900 di Valle Cerchiata, dove abbiamo messo in uso il pellame per guadagnare la sommità di Colle dell’Orso (Mt. 2.175).
L’intenzione era quella di proseguire per la Vetta del Monte Velino, ma il programma è stato posposto alla prossima stagione per aver dovuto constatare la necessità di procedere sci in spalla per la quasi totalità della cresta di Monte Bicchero. Quindi ci siamo diretti alla Vetta del Monte Costone Orientale (Mt. 2.271) – percorsa cresta est completamente priva di copertura. Prima discesa sul versante nord dell’elevazione per fare tappa al Rifugio L. Sebastiani (Mt. 2.102). Il Rifugio è ancora semisommerso dalla neve e ci si è offerto con il vano “sempre aperto”, ricavato dai lavori di ampliamento ultimati l’estate scorsa, imploso sotto il peso della coltre nevosa (sigh!). Terminate le operazioni di sosta, si è ripresa la marcia per tornare al Colle dell’Orso passando per il sentiero n.ro 1G. Affrontata con qualche difficoltà l'uscita in cresta del sentiero a causa della volontaria indisponibilità di ramponi e piccozza, lasciati a valle per lanciarci, alleggeriti, sulle distanze che caratterizzano il viaggio che oggi abbiamo rimandato. Giunti alla quota 2.220 di Colle dell’Orso, siamo scesi per l’anfiteatro che lo divide da Punta Trento sciando fino a quota 1.900 di Valle Cerchiata. Di lì in “autoscarpa” fino a Capo Pezza per terminare la gita.
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