Commento gita: | Bell’itinerario ad una vetta poco frequentata. Nessuna traccia di precedenti passaggi dalla piana q. 2168 m in poi. Dal parcheggio poco prima del ponte sul rio di Monteneve (stesso punto di partenza della gita alla più nota punta Altacroce) si segue la forestale che si stacca sulla destra. Dopo qualche centinaio di metri, ad un bivio, si prende a sinistra. Attraversato il rio di Monteneve si segue il segnavia estivo n. 31 diretto al rifugio Monteneve fino a giungere alla piana q. 2168 m che si attraversa in direzione SE. In seguito si prosegue verso est per belle conche ed avvallamenti, circa lungo la direttrice data delle quote 2312 m e 2470 m, fino a giungere senza particolari difficoltà ad una conca che racchiude un laghetto a q. 2590 m circa (riportato ma non nominato sulla carta 1:25.000). Si è ora all’inizio della rampa finale che si risale con qualche inversione, in ultimo tra massi affioranti, fino ad uscire sullo spartiacque con la val Ridanna presso la q. 2803 m. Seguendo la larga e poco inclinata dorsale in direzione sud si giunge facilmente al punto culminante. --- Discesa: in vista della piana q. 2168 m si può scendere direttamente alla Fossalm e transitando per il baito Modegess raggiungere la forestale che sale a malga Gostalm. Per essa velocemente al punto di partenza (tratto in comune con la gita a punta Altacroce). |
Commento manto nevoso: | Nella prima parte della discesa molti sassi affioranti o semicoperti (grattate inevitabili). In seguito situazione migliore ma sciata disturbata da neve crostosa coperta da 5-10 cm di neve polverosa. Non molto consigliata la variante di discesa via Fossalm e Untere Gostalm (poca neve, molta erba), meglio rientrare lungo l’itinerario di salita. --- In zona valutare con attenzione gli eventuali accumuli presenti: durante la salita abbiamo sentito numerosi rumori di assestamento e provocato talvolta piccole fratture nel manto nevoso. |