Commento gita: | Il canale ad Y di Fonte Rionne è un itinerario magnifico, immerso tra alte guglie e pareti rocciose. È una classica del gruppo del Gran Sasso. La variante del ramo dx orografico della Y (variante Campanile Giallo) è ugualmente bella e interessante, ma molto più sciistica e panoramica.
Oltrepassato il bivio per S.Stefano per 200m in direzione Castel Del Monte, si parcheggia all’altezza della seconda sterrata che si stacca sulla sx. Seguire la sterrata per 200m e al bivio tenersi a sx (a dx va a rifugio pastori). Continuare fino al pluviometro q.1680m. Per sentiero che costeggia si entra poi nel centro del canale; poco oltre si tralascia quello più evidente che segue a dx passando sotto enormi costoloni detritico-morenici tipo calanchi. Si rimonta il pendio di fronte salendo per ripidi prati e roccette verso un casottino dell’acquedotto. Di solito la neve inizia poco oltre; lasciata a destra la captazione di Fonte Rionne (1830m) si risale il canalone, inizialmente ampio ed agevole, fino ad arrivare intorno a quota 1965m dove piega a dx e si restringe sovrastato da guglie rocciose. Ad una prima biforcazione evitare il ramo di dx e continuare nel canalone fino ad arrivare ad un tratto ripido e stretto dove la pendenza aumenta (35/40°) e dove con poca neve si può presentare una interruzione con cascatella (2100m) superabile a dx poco più a valle per brevi, ma insidiose placche rocciose . Proseguire logicamene fino ad una seconda biforcazione a quota 2175m. dove i due rami si dividono separati dal bellissimo Campanile Giallo. A dx risale il ramo principale del Rionne che prosegue ripido e stretto, con pendenze che gradualmente aumentano fino ad arrivare intorno ai 35/40°. Si sale invece a sx (osservando) per una cinquantina di m di dislivello, di fianco al Campanile Giallo. Poco oltre si abbandona il canale per salire lambendo e contornando il Campanile Giallo mediante un canalino molto ripido. Quindi ancora a dx fino alla sella situata a Nord del Campanile Giallo stesso (magnifica vista sulle guglie vicine). Ora a sx per pendii ripidi, ma sempre larghi ed aperti ed alquanto in contropendenza, fino a raggiunge una selletta da cui in pochi metri a dx si accede alla cresta adiacente alla vetta (q. 2469m).
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