Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.
Regione: | Alto Adige |
Data: | 20/01/2007 |
Nome: | Paolo |
Email: | paolo.chiti alice.it |
Nome gita: | Maratschspitz 2648 m |
Partenza da: | Hinterstein |
Quota partenza: | 1360 |
Dislivello: | 1300 |
Esposiz. salita: | Nord |
Esposiz. discesa: | Nord |
Difficoltà: | Sci-alpinista buono |
Manto nevoso: | Accettabile |
Tipo di neve: | Ghiacciata |
Valutazione gita: | Stupendo |
Bibliografia: | |
Valle partenza: | Fleres |
Commento gita: | Bellissimo itinerario con finale alquanto ripido, da percorrere in ogni caso con neve totalmente assestata. Fantastico belvedere sul ciclopico Tribulaun di Fleres. Dal parcheggio poco a valle della frazione Hinterstein si risale per un buon tratto la stradina diretta alla Ochsenalm (tratto in comune con i frequentatissimi itinerari al Maurerspitz ed all’Aglsspitz). A q. 1500 m circa, in un tratto ove la forestale attraversa una zona disboscata, si prende sulla sinistra una diramazione che in salita riporta verso il parcheggio (est). La si segue per un tratto e poco dopo essere usciti dal bosco si trova sulla destra un grosso masso (paletto di legno) ove attualmente ha inizio una traccia che attraverso i cespugli di ontano consente di tagliare un buon tratto di strada. Lasciata sulla destra la malga Lidofer Hütte si continua a salire in campo aperto (sud) giungendo ben presto ad un muraglione paravalanghe che si aggira sulla sinistra. Si è ora all’inizio di un bel catino che si risale sul lato destro (direzione SSO) transitando per la q. 2211 m riportata sulla carta 1:25.000. Superata q. 2350 m conviene portarsi sul lato sinistro fino ad affacciarsi sulla Allrisstal. Su pendenza ora piuttosto sostenuta si continua a salire sci ai piedi fino ad un risalto roccioso a ca. 70-80 m di dislivello dalla cima. Lasciati gli sci lo si supera preferibilmente all’estrema destra senza particolari difficoltà. Una breve dorsale nevosa porta all’appicco finale costituito da un ripido pendio di neve e roccette affioranti che permette di guadagnare senza particolari difficoltà il punto culminante (con molta più neve al limite anche in vetta sci ai piedi). Un grazie per la compagnia agli amici Nadia, Mariangela, Mauro, Paolo e Roberto incontrati casualmente durante la gita. |
Commento manto nevoso: | Trovate strane condizioni oggi: al mattino era nuvolo con un caldo incredibile e neve bagnata o comunque molto pesante fino a 2300/2400 m di altitudine. In seguito si è rasserenato e nonostante fosse pieno giorno si è gelato tutto quanto in un battibaleno. Fortuna che l’itinerario è talmente battuto che a tratti pareva di essere su una pista da sci, anche se di neve molto dura. Al di fuori della pista invece crosta infame, come da copione. Nella parte finale della discesa, sulla forestale, iniziano ad affiorare grandi lastroni di ghiaccio, fortunatamente aggirabili sui lati. Tutto sommato la discesa è stata più che accettabile, anche considerato il fatto che non si toccano praticamente sassi. |
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