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Oggi è venerdí 19 aprile 2024

Golbner (tentativo)

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Austria Data:25/03/2023
Nome:Luca, Mariateresa, Francesca, Flavio, Alberto, Terry, Titti Email:crodarossaat symbolmicso.net
Nome gita:Golbner (tentativo) Partenza da:Partenza forestale per Strassalm
Quota partenza:1550 Dislivello:1100
Esposiz. salita:Ovest Esposiz. discesa:Ovest
Difficoltà:BS Manto nevoso:Accettabile
Tipo di neve:Pesante Valutazione gita:Consigliabile
Bibliografia: Valle partenza:Wiebeltal
Commento gita:
Non era il giorno giusto. L'itinerario è meritevole, ma le condizioni della neve, compromesse dal caldo dei giorni scorsi sono a dir poco precarie. Da Ausservillgraten e sale verso nord fino alla partenza della stradina forestale per la Strassalm. Fin dall'inizio butta maluccio, neve sfondosa alternata a brevi ma frequenti interruzioni nonché zoccoli micidiali sotto le pelli, resistenti a trattamenti con spray e ripetute mani di paraffina; dalla malga in su, traccia oltremodo faticosa su neve pesantissima fin dentro l'anfiteatro del Golbnerboden, spelacchiato anzichenò. Con ciò che restava di energie, motivazione e tempo disponibile ci siamo spinti sotto il risolutivo versante N-O, in realtà una distesa di rocce affioranti, alfine desistendo. Il tutto accompagnato dalle più svariate manifestazioni meteorologiche: cielo grigio e nebbioso alternato a meravigliosi sprazzi d'azzurro, a plumbei nuvoloni e diafani pennacchi sulle cime; sole e caldo fiaccante seguito da gelide raffiche, bufere di neve, rumorose piogge di neve pallottolare ... Discesa meno peggio del previsto, tutto sommato, gambe e attrezzi alla fine sani e salvi; imprecazioni e risate più o meno alla pari.
Commento manto nevoso:
Abbiamo trovato di tutto, dal sublime all'orrorifico: spolverino su fondo duro nei primi 150 metri (libidine coi fiocchi), poi curve un po' delicate ma gradevoli su fondo già meno affidabile. Gran sfondoni avvicinandosi alla malga, ma insomma, con peso arretrato, un minimo di velocità e opportuna sensibilità di gambe in qualche maniera si andava: poche cadute, dato il contesto, qualche sci rimasto imprigionato da quella specie di colla vinilica chiamata neve. Stradina anch'essa gestibile, sulle tracce per prendere velocità, fuori per frenare.


 
 


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