Commento gita: | Stupendo ed impegnativo itinerario, sicuramente uno dei migliori fattibili in zona. Dal parcheggio presso il bar-ristorante Säge si continua per pochi metri lungo la strada asfaltata ed attraversato un ponte si segue brevemente la locale pista di fondo ed in seguito il segnavia n. 8c diretto a malga Furtalm. Dopo circa 1 km si abbandona il fondovalle iniziando a risalire il ripido bosco alla propria destra (il punto esatto non è così evidente ma di solito è presente una traccia). Un po’ faticosamente si guadagna quota in direzione SO fino a raggiungere i tralicci della teleferica del rifugio. Da qui il bosco si fa più rado e con salita più agevole si esce su una piccola piana con la malga q. 2143 m ove ha termine la vegetazione. In campo aperto si prosegue verso sud, alla sinistra di un corso d’acqua, fino a trovare un ponticello a q. 2300 m circa. Sulla sponda opposta si punta al bel vallone che scende dalla cima. Con evidente percorso si sale agevolmente fin verso q. 3000 m dove il pendio inizia a farsi più ripido. Con qualche inversione si supera un tratto particolarmente erto, a tratti anche in esposizione sopra salti di roccia (in un punto oggi si dovevano togliere gli sci) fino a guadagnare i pendii superiori. In breve si giunge ad punto panoramico dal quale si ha una fantastica veduta sul Collalto e sul Monte Magro. In alto si scorge per la prima volta la croce di vetta. Risalito il pendio alla propria destra (direzione SO) si giunge così alla base della cresta N del Monte Nevoso a q. 3170 m ca. Si traversa ora in piano verso ovest portandosi sul ramo occidentale della vedretta di Monte Nevoso. Con qualche inversione la si risale fino al suo vertice superiore potendo così giungere sci ai piedi a non molta distanza dalla vetta (deposito sci a q. 3300 m circa). Superato un breve risalto roccioso si monta sulla cresta che si segue inizialmente lungo il filo scavalcando qualche blocco. In seguito ci si tiene sul lato est e per ripido pendio nevoso si ritorna sul filo. Scavalcata qualche roccetta si è in breve in vista della croce che si raggiunge in falsopiano con breve tratto alquanto aereo. Questo tratto alpinistico non è assolutamente da sottovalutare in quanto piuttosto esposto. Se in brutte condizioni ramponi è piccozza sono d’obbligo (oggi i ramponi erano superflui, tutt’al più poteva risultare utile una piccozza). Splendida giornata di sole con poco vento. Circa 40 persone in vetta. |